Home page Biospazio.it Informazioni Links Iscriviti Test Argomenti
 Test 
 
 

 Iscriviti 
 

Sei interessato alle medicine complementari? Iscriviti al sito per ricevere la newsletter.

 

 Menu 
 
· Home
· Argomenti
· Test
· Iscriviti
· Links
· Info
 

 
Ecologia Gli inceneritori? Produttori di inquinamento

Versione stampabile Segnala ad un amico

Producono più CO2 delle centrali a carbone Roma, Italia — Come si fa a definire fonte rinnovabile il processo di combustione dei rifiuti? Contro questo paradosso sono state consegnate oggi ai Presidenti di Camera e Senato quasi 30 mila firme da Greenpeace e dalla Rete Nazionale Rifiuti Zero per chiedere l’abolizione del sussidio agli inceneritori. La produzione elettrica da incenerimento dei rifiuti è sussidiata, infatti, sia attraverso i costi di smaltimento che grazie agli incentivi che dovrebbero essere riservati alle fonti rinnovabili di energia, prive di emissioni inquinanti.

"Nei rifiuti è presente sia una componente organica, le cui emissioni di CO2 sono considerate nulle, che una componente di plastiche che invece è una fonte fossile a tutti gli effetti in quanto derivata dal petrolio, le cui emissioni vanno conteggiate" spiega Giuseppe Onufrio, direttore delle campagne di Greenpeace. "Dai dati ufficiali che annualmente vengono presentati alla Convenzione quadro sui cambiamenti climatici, risulta che a parità di energia prodotta i termovalorizzatori emettono più anidride carbonica rispetto alla media della produzione elettrica. Così gli incentivi che dovrebbero essere dedicati alle fonti rinnovabili – che hanno emissioni nulle di CO2 – vengono spesi per aumentarle".

Per la produzione netta di un kilowattora da rifiuti si emettono infatti circa 940 grammi di anidride carbonica, contro i 530 della media nazionale (che comprende anche la quota da rinnovabili) e i 650 della sola componente termoelettrica. Si tratta di emissioni più elevate di quelle delle fonti fossili: un impianto tradizionale a carbone emette circa 900 grammi di CO2 per kWh e uno a gas a ciclo combinato circa 370. "L’Italia, in ritardo rispetto allo sviluppo delle nuove fonti rinnovabili – eolico, solare, biomasse – e in gravi difficoltà per rispettare gli impegni di Kyoto, dovrebbe semmai tassare e non incentivare gli impianti di incenerimento, favorendo invece il riciclaggio ed il compostaggio" ricorda Rossano Ercolini, della Rete Nazionale Rifiuti zero.

Da una tonnellata di rifiuti si producono circa 700 kWh e si ricevono mediamente circa 70 euro di incentivi per la produzione di elettricità. Ma una tonnellata di rifiuti incenerita emette circa 0,8 tonnellate di CO2 e riceve pure gli incentivi: se gli impianti dovessero acquistare sul mercato i permessi di emissione, dovrebbero pagare una cifra di 10-15 euro per tonnellata.

Quanta CO2 si emette per produrre un kilowattora?
940 grammi da incenerimento rifiuti solidi urbani Italia
900 grammi da impianto tradizionale a carbone
800 grammi da impianti a "carbone pulito"
720 grammi da olio combustibile
650 grammi valore medio Italia 2004 impianti termoelettrici (media da fonti fossili)
530 grammi valore medio Italia 2004 (tutte le fonti)
500 grammi da gas da impianto tradizionale
370 grammi da gas da impianto a ciclo combinato
0 grammi da eolico
0 grammi da solare fotovoltaico
0 grammi da biomasse


 
 
 Login 
 
 Username
 Password
 Remember me


Don't have an account yet? You can create one. As a registered user you have some advantages like a theme manager, comments configuration and posting comments with your name.
 

 Related links 
 
· More about Ecologia
· News by


Most read story in Ecologia:
Consigli per la casa

 

© Copyright by Biospazio.it - Site by SCC online