Non ben indicati i cibi potenzialmente allergici
21-11-2005
Le etichette sui cibi potenzialmente allergici sono ben poco chiare. Lo sostiene un articolo pubblicato sulla rivista British Medical Journal da un gruppo di ricercatori dell'Università di Edimburgo coordinati da Chantelle Anandan. Secondo l'editoriale, la nuova normativa emanata dall'Unione Europea sulle etichette dei prodotti potenzialmente allergici non offre ancora una protezione completa.
La direttiva dell'Unione Europea, che entrerà in vigore il 25 novembre, significa che i produttori dovranno indicare in modo molto chiaro la presenza di un allergene nel cibo, come ad esempio noci, latte, uova e pesce.
Gli autori dicono però che è importante ricordare alla popolazione che i prodotti confezionati prima del 25 novembre possono ancora avere le confezioni vecchio stile.
Inoltre, i prodotti freschi sono esentati dalle regole, cosa che preoccupa perché le reazioni allergiche più severe si hanno di solito quando le persone mangiano nei ristoranti e nei caffè.
L'editoriale conclude dicendo che si dovrebbe seguire l'approccio usato in Australia, dove non solo ci sono etichette sui prodotti confezionati, ma anche avvertimenti sui cibi nei menu o disponibili a richiesta del cliente.
Infine, un'ultima critica è quella relativa alla eccessiva vaghezza di un avvertimento come quello che dice "potrebbe contenere tracce di noci". Gli autori chiedono alle aziende di stabilire linee di produzione separate per i prodotti potenzialmente allergici e gli altri.
