Rallentare l'invecchiamento o addirittura fermarlo.
In altri termini, recuperare la giovinezza. E' possibile 'tenendo d'occhio' il nostro orologio biologico, cioe' regolando i ritmi del corpo e sincronizzandoli con quelli del sistema planetario con riferimento in particolare al sole, alla luna, alle stagioni e alla ciclicita' giorno-notte. A patto che non siano intervenute malattie degenerative del cervello oppure danni permanenti ad altri tessuti vitali. La 'elisir di lunga vita' arriva dai ricercatori riuniti per la IV Conferenza internazionale su cancro e invecchiamento, in corso a Stromboli. In una societa' che invecchia sempre di piu', quindi, c'e' qualcuno che va controcorrente e considera l'invecchiamento tutt'altro che irreversibile. Come invertire la tendenza? Secondo gli scienziati, a poco o nulla servono jogging, aerobica, stretching, diete fanatiche o selvagge assunzioni di antiossidanti di tutti i tipi. ''Cio' che conta - riferiscono in una nota - e' invece 'resettare' i ritmi del corpo sincronizzandoli con quelli del sistema planetario. In altre parole - spiegano gli esperti - invecchiamo semplicemente perche' perdiamo, senza accorgercene, la capacita' di mantenere la periodicita' e la ciclicita' del nostro 'orologio biologico'''. La conferenza di Stromboli e' organizzata dalla Fondazione Walter Pierpaoli per le scienze della vita, nata lo scorso febbraio con l'intento di favorire gli studi del ricercatore italo-svizzero, che in passato ha contribuito in maniera fondamentale a far conoscere le proprieta' della melatonina.
''La perdita della periodicita' e ciclicita' e' la morte stessa'', sostiene Pierpaoli. ''Quando smettiamo di percepire la forza di rotazione del sistema planetario che ha dato forma al nostro programma vitale, semplicemente moriamo - spiega - E non c'e' dubbio che la de-sincronizzazione ormonale-immunologica acceleri l'invecchiamento e anticipi patologie autoimmuni, malattie cardiovascolari e cancro'', conclude.