Confermata la tossicità di questo elemento che si forma quando patate e cereali vengono cotti a temperatura elevata
Un rapporto congiunto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e della Food and Agriculture Organization (FAO), l'agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di alimentazione, lancia un allarme sul pericolo della presenza non intenzionale di acrilamide in alcuni tipi di cibo. Secondo i ricercatori, il contaminante - che si forma quando alcuni vegetali ricchi di carboidrati e poveri di proteine vengono fritti o cotti a temperature elevate - può provocare tumori negli animali. Il rapporto, stilato da un comitato di 35 esperti provenienti da 15 paesi, chiede di compiere ogni sforzo per ridurre il contenuto di acrilamide nei cibi.
La neurotossicità dell'acrilamide negli esseri umani è nota, ma il problema finora si poneva soltanto a causa dell'esposizione accidentale dei lavoratori di industrie che ne fanno grande uso nella produzione di plastica o di altri materiali. L'acrilamide, però, si forma anche in determinati cibi cotti a temperature molto elevate. Nel 2002, alcuni studi svedesi avevano mostrato per la prima volta la formazione non intenzionale di livelli relativamente alti di acrilamide durante la friggitura o la cottura al forno di patate o di prodotti a base di cereali (a temperature superiori a 120 °C). La scoperta aveva sollevato preoccupazioni per la salute pubblica, anche se l'impatto dei livelli di acrilamide nel cibo era ancora sconosciuto. Per questo motivo, la FAO e l'OMS istituirono il comitato di esperti con il compito di valutare la tossicità e l'impatto sulla salute dell'esposizione di acrilamide attraverso il cibo.
