Arriva un'ulteriore conferma: a determinare i mutamenti climatici di questi anni è l'attività umana. Uno studio pubblicato su Nature dimostra che l'ondata di caldo che investì l'Europa nell'estate 2003 fu il frutto dell'inquinamento dello scorso secolo. La tesi è sostenuta dai i ricercatori del Hadley Centre for Climate Prediction and Research insieme con i ricercatori della Oxford University che hanno messo appunto un programma per prevedere i mutamenti climatici considerando anche l'apporto dell'attività umana. L'efficacia di questo programma è stata testata con la previsione per l'estate 2003. Secondo i ricercatori l'apporto umano ha raddoppiato le probabilità che hanno portato all'ondata di calore del 2003. Le attività umane possono aumentare la temperatura globale fino a 0,5 gradi l'anno. Tale aumento renderà sempre più probabili il ripetersi di estati come quella del 2003. (b.s.) (galileo.it)